Caratteristiche della zincatura a caldo e sistema duplex

La capacità dello zinco di offrire protezione all’acciaio è nota da lungo tempo: da più di 150 anni, la zincatura a caldo è applicata a livello industriale con un processo semplice ma efficace, che, evolutosi nel tempo, ha dato luogo ad un sistema di protezione dalla corrosione, potente e tecnicamente avanzato.

Dai primi studi sui fenomeni elettrici di Luigi Galvani, alle sperimentazioni del chimico francese P. J. Malouin, nel XIII secolo il processo di zincatura a caldo prendeva forma: era dimostrato che per immersione in un bagno di zinco fuso, si poteva ottenere un rivestimento di zinco sull’acciaio. Il processo venne denominato galvanizzazione dall’ingegnere francese Sorel, che lo brevettò nel 1837.

La grande rivoluzione di questo procedimento risiede nel fatto che l’applicazione dello zinco sull’acciaio non avviene per deposizione, ma per mezzo di una “reazione” metallurgica. In pratica, con l’immersione in un bagno di zinco fuso a quasi 450° C si verifica una compenetrazione per diffusione tra gli strati superficiali dell’acciaio e lo zinco, che consente la formazione diversi strati di lega Fe/Zn.

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